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Paolo Borsellino sabato 19 luglio 2008

Posted by triskeles in Varie e Personali.
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Ricordo bene quella domenica pomeriggio. Ricordo il luogo, il momento e cosa stavo facendo quando capii cosa fosse la Mafia.

Era il 19 luglio di sedici anni fa. Trascorrevamo con la mia famiglia le vacanze nella casa al mare dove la televisione era un inutile quanto ingobrante soprammobile. Stavamo andando a trascorrere il pomeriggio al mare dopo un pranzo veloce e frugale. Un vicino amico di mio zio ci disse che la mafia aveva ucciso Paolo Borsellino. Quel nome non mi diceva molto ma avevo ancora presenti le immagini dei funerali di Giovanni Falcone e le lacrime di quella vedova che, rassegnata, diceva che “loro” non cambiano.

Avvenne in me, un bambno di soli 9 anni, un cambiamento. Sentivo l’orgoglio di aver scelto la parte giusta anche se in quel momento appariva perdente. Sentivo che qualcosa sarebbe cambiato e che molti siciliani, questa volta, non avrebbero taciuto. Ma, cosa più importante tra tutte, avvevo preso consapevolezza. Paolo Borsellino, la mattina prima di essere ucciso, confidò, in una lettera a una scolaresca di esser fiducioso perchè i giovani di oggi avranno una conoscenza maggiore riguardo a quel fenomeno verso il quale, egli, mantenne una colpevole inconsapevolezza fino ai suoi quaranta anni.

Oggi è necessario tramutare questa consapevolezza in iniziative forti. E’ tempo di rivendicare l’orgoglio di aver scelto la parte sana in questa guerra infame. Dalla nostra parte abbiamo la forza del coraggio e l’esempio di persone come Paolo Borsellino. Loro hanno soltanto l’infamia e il destino della sconfitta.